martedì 30 agosto 2011

28 – Parto per Brescia - Giuseppe

Non posso! E’ stata la ragazza di mio cugino… come lo potrei giustificare?
Lui fa il gradasso, parla di lei come se fosse una "zoccola". Mi da fastidio.
Vorrebbe mascherare il dolore, il dispiacere, la tristezza che lei gli ha lasciato dentro. Il vuoto che vorrebbe colmare presto ripartendo per Bologna. Ma si vede che sta male.
Le ho telefonato ieri. E’ ritornata a Brescia, a casa dei suoi. Andrà a Bologna dopo ferragosto.
Ha fatto lei il primo passo, decisa come quella sera.
Che è successo quella sera?
“Non lo so, dimmelo tu?”
Con tono sfottente: “Ci hai provato, eh? Mi hai baciata sulle labbra, eh?
Io, da finto innocente: “No no, io non ho fatto proprio nulla… ma se ci siamo solo scambiati due innocenti bacetti sulle guance!”
Innocenti bacetti… a me non sono sembrati proprio innocenti. Hai cercato le mie labbra.
“Anche tu.”
Silenzio
Anche io”.
Ora seri.
“Che significa questo?”
Non lo so. Secondo te?”
“Che fai domenica prossima? Voglio venire da te.”

Domani partirò per Brescia. A Federico ho detto che sarei andato a trovare un amico di Milano. M’ha guardato senza dire nulla. Ha capito. “Non fare cazzate, Giusè, … certe cose poi si vengono a sapere…
Ho abbassato lo sguardo, colpevole.
Non mi importa di quello che è successo qui, dell’arresto, di Andrea, né di Xavier. Sono preso, ormai, sono cotto. E’ lei l’ultimo pensiero prima di addormentarmi. E’ lei il primo pensiero al risveglio... meno male che sogno poco.
Ormai ci sentiamo almeno 10 volte al giorno. Non esco con Federico e Giammichele perché non saprei come nascondere le telefonate. Come le potrei giustificare?
Mi piace ascoltare la sua voce, immaginarla in un angolo della sua stanza, sul letto, rannicchiata, che chiacchiera con me. Non la vedo, ma sento il suo sorriso, lo immagino nei suoi occhi, nella sua voce dolce, tenera, gentile.


L'ho sentita stasera.
"Il treno partirà alle 6. Cambierò a Parma. Dovrei arrivare alle 4, del pomeriggio".
"Non vedo l'ora... Ti devo chiedere un piacere: ti ricordi di Xavier, quel mio amico che ho incontrato al mare? Ti darà un pacchetto per me. Ti dispiace?"
"No, no..."


Ora sono al bar che aspetto Xavier.

Nessun commento:

Posta un commento