giovedì 25 agosto 2011

24 - L'ultimo (?) bacio - Giuseppe

Lasciato il ristorante, Giammichele accompagnò me e Federico a casa.
Scese anche Daria per salutarci definitivamente. L'aereo sarebbe partito l'indomani alle sei e mezza.
Federico, con un pretesto, allontanò Giammichele portandolo in casa "per prendere la valigia e non doverlo fare domattina presto". Daria ed io rimanemmo soli per cinque minuti.
All'inizio furono solo frasi di rito, di chi è un po' imbarazzato e non ha l'arditezza di osare di più.
Fu lei, dopo un interminabile vuoto di inutili frasi, a sorridermi. Allungò la mano, decisa, accarezzandomi il viso.
Io le bloccai la mano, sulla mia guancia, per dilatare all'infinito quel vibrante morbido momento.
Chiusi gli occhi e le baciai la mano. Un misto di sottomissione e devozione che ora non saprei spiegare.
Sentimmo le voci dei miei cugini che stavano per ritornare. Daria fece un passo indietro. Io le trattenni le ultime falangi per non farla andare.
Loro erano ora accanto a noi.
"Mi raccomando..."
"Mi raccomando a te!" risposi io.
Dovevamo ora darci due "bacini" sulle guance, come due normali amici che stanno per lasciarsi.
Le teste di entrambi ruotarono verso desta, così da appoggiare le due guance sinistre una contro l'altra, mentre le labbra schioccano nel vuoto due inutili baci.
Io invece non ruotai la testa affinché lo spigolo della mia bocca sfiorasse il suo. Ci riuscì e Daria se ne accorse. Lo lessi nei suoi occhi, mentre i nostri visi si spostavano lentamente sulla sinistra per l'ultimo bacio.
Questa volta non fui solo. Anche lei cercò le mie labbra. E l'addio fu ancora più triste.
Restammo in contatto per qualche attimo oltre il dovuto. Feci io il passo indietro Ci guardammo intorno. Incrociai lo sguardo teso di Federico, mentre Giammichele era distratto, intento a sistemare una valigia nel portabagagli.

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