Quello l'avevo già visto in piscina. Daria m'aveva detto che era un suo vecchio amico. All'inizio. Poi s'era capito che c'era qualcosa. A me mi stava sulle palle. Non m'aveva fatto niente, ma mi stava sul cazzo. Antipatia a pelle. Forse perché c'aveva due spalle enormi. Invidia? Ma chi se ne fotte! Ogni tanto gliela menavo ma lei diceva sempre che non c'era niente.
Poi me lo sono visto davanti alla questura. E mica so' coglione!
"E tu che cazzo vuoi?"
"Mi ha chiamato lei ieri pomeriggio".
"Ma chi cavolo sei?"
"Un amico? Sono il suo ex ragazzo. La conosco da quando aveva 14 anni."
Poi gli ho detto che se ne poteva andare, che non serviva a nulla.
Poi me ne sono andato io, che tanto non ci dicevano nulla perché non eravamo parenti.
"... ieri pomeriggio". A me m'aveva chiamato alle otto.
Questo non è un BLOG vero, ma un romanzo che verrà scritto di giorno in giorno; io lo definisco un "blogromanzo". La storia non è nota neanche a me. La svilupperò di volta in volta, anche raccogliendo i consigli dei vari eventuali lettori. Buona lettura. P.S. per chi si accinge a leggere per la prima volta suggerisco di cominciare dal primo capitolo, pubblicato a luglio 2011. Come tutti i romanzi, anche questo deve essere letto dall'inizio.
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