lunedì 22 agosto 2011

21 - Quasi mille - Andrea

Il sapore amaro della delusione permane nel mio cervello. Perché ho fatto tanta strada? Per chi? Per la ragazzina ipercritica che ho conosciuto tanti anni fa? O per l'adolescente mai soddisfatta? No, la delusione sono io, che da tre anni non riesco a staccarmi da lei. Paternalismo. Pietà. Amore.
Sono seduto, solo, sulla sabbia in riva al mare. Davanti a me altri ragazzi distanti una decina di metri, eppure lontanissimi. Chiacchierano e ridono ad alta voce. M'infastifisce la loro serenitá. Il loro mondo estraneo.  Oltre loro lo spettacolo dei fuochi d'artificio. Daria è stata rilasciata questa mattina.  Io dovevo esserci. Solo perché lei mi vedesse. Perché sapesse che ho fatto mille chilometri per starle vcina.
Il vento soffia contro di noi i fumi dolciastri dei fuochi. La asincronia di luci e suoni mi ricorda la nostra relazione. Uno inseguiva l'altra, perché doveva essere così. Perché é la natura di ogni coppia. C'è chi ama e chi è amato, chi fugge e chi rincorre. C'è chi vuole ciò che l'altro non vuole. Proprio perché l'altro non vuole.
I fuochi sono bellissimi ma tristi. Si arrampicano sempre più in alto, sempre più grandi e colorati, per poi morire in un fumo puzzolente, uguale per tutti, che riduce tutto all'effimero. Sogni di gloria ridotti in cenere.
Domani ripartirò senza rivederti. Ti ho avuta per poco. Ti voglio per sempre.

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