sabato 27 agosto 2011

25 - Bolla di pensieri - Daria

Non so dire cosa provai esattamente in quel momento, so soltanto che fu maledettamente piacevole e avrei tanto desiderato che il tempo si fosse fermato su quello sguardo così profondo, su quelle labbra silenziose eppure tanto eloquenti, sul profumo fresco della sua pelle. Un contatto breve, ma intenso, tanto da farmi vibrare i sensi, tanto da risvegliare qualcosa in me.  Tacendo, ci eravamo detti tutto...
”Naaaa…io e  miei film mentali…Sono una stupida, ecco cosa sono, una povera illusa” mi ripetevo…”Sono troppo confusa, ecco cos’è…delusioni, noia, insoddisfazione. Devo andarmene, liberarmi dal passato, altrimenti non ne uscirò fuori.”
La scelta di partire non era stata facile, ma alla fine ero riuscita a metabolizzarla, liberandomi dei turbamenti che si erano, ormai da tempo, impossessati della mia mente.  
Cos’ era, allora, quella lama che, adesso, sentivo <<affettarmi>> l’ anima, sciogliendo ogni certezza, privandomi di quella forza e determinazione raggiunte a stento… Cos’ era quel laccio stretto che sentivo cingermi la pancia, fino a togliermi l’ aria… Cos’ era che mi faceva venir voglia di… restare?

“Posso chiudere il portabagagli?” –  con un “Sì, grazie Giammichele”… tornai bruscamente alla realtà, la bolla di pensieri che mi aveva reso prigioniera finalmente scoppiò, lasciandomi libera…temporaneamente… libera di scappare da qualcosa che mi spaventava, mi disorientava…qualcosa a cui mi opponevo inutilmente.
 In realtà, stavo scappando da me stessa.
Un istante era bastato a strapparmi l’ armatura di dosso, uno sguardo era bastato a spogliarmi completamente, a svelare la mia debolezza…e il mio desiderio nascosto.
Lo guardai ancora una volta e andai via.

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