lunedì 29 agosto 2011

27 - Nuova vita - Daria

La piscina? Ho deciso di smettere con le gare. Mi piace, mi fa stare bene, ma voglio più tempo per fare altro. 
Andrea? Basta, capitolo chiuso, fine, stop. Forse non era lui in auto, ma l'occasione era propizia e non potevo lasciarmela scappare. Se ne farà una ragione. 
La scuola? Mi piace la nuova condizione. Esco con gli amici. Sono al quinto e l'anno prossimo voglio andare all'università. A Bologna. 
Senza Andrea, senza le gare, riesco ad essere sempre disponibile quando Terry o gli altri mi chiamano. Mi piace. 
Se sono a casa i miei sono più calmi. Non voglio che si preoccupino per me. La botta che hanno preso quando furono chiamati in questura l'hanno  smaltita dopo qualche mese. 
Loro sono sereni, io sono serena e questo mi va bene. Ho bisogno di tranquillità; non voglio stres e strapazzi o obblighi. 

Chatto molto. Soprattutto con gente che non conosco. In ogni chat room vesto panni diversi. Sesso, età, colore dei capelli, forme. Ho notato che non importa se sei bionda o mora, bassa o alta, se porti la quinta o la prima. Dall'altra parte c'è sempre qualcuno a cui vai bene come sei, anche perché il desiderio di tutti é sentirsi apprezzati, desiderati. Consci che l'intrigante interlocutore con cui si scambiano effusioni più o meno esplicite, che magari si dichiara alto, bruno con gli occhi verdi, universitario, giocatore di pallavolo in realtà é la tua vicina del piano di sotto. O tuo cugino, adolescente cicciottello e brufoloso. 
Che importa? 
In chat sono come Paola della canzone di Tiziano Ferro. Di notte scalpito, strillo, tuono, canto anche con duecento principi, ma l'indomani torno in me, la brava ragazza di sempre, quasi ingenua.  La noia mi trasforma nella dama del castello, protetta dall'impenetrabile corazza del mio PC, senza dover per forza essere me stessa.

Nessun commento:

Posta un commento