venerdì 21 ottobre 2011

64 - Mezze bugie - Mary Taken

Alle 9, mentre ero intenta a sparecchiare la tavola dopo una frugale cena consumata in solitudine ricevetti la telefonata di Federico.
"Ciao Mary, sono Federico. Mi passi Daria perchè il suo telefono non prende?"
Nell'imbarazzo più profondo, con voce incerta risposi: "Ciao Fede... ma io non sono con Daria, sono a casa mia, da sola."
"Ma non dovevate andare tutti insieme, i colleghi dell'ufficio?"
"Si, ma non sto bene ed ho deciso di rimanere a casa."
Lui, con voce acida e decisa: "E non sai per caso dove sono andati?"
"No, ci dovevamo mettere d'accordo stesera. Non abbiamo prenotato."
"Senti Mary" disse con tono deciso, buttando fuori l'aria per controllarsi prima di riprendere a parlare, "so di Daria e Andrea. Ho letto una mail. So tutto. Mi dici dove cazzo stanno?"
Non risposi subito. In un primo momento ebbi l'impulso di negare tutto, di minimizzare, di coprire Daria, la mia amica, in qualunque modo.
Non ci riuscii.
"Federico, io credo che questo problema tu lo debba affrontare solo con Daria. Mi dispiace molto, ma non posso aiutarvi".
Chiuse il telefono.
Io rimasi a lungo a guardare il telefono nella mia mano, temendo che squillasse ancora.
Non avevo voglia di avvisare Daria. Non avevo voglia di entrare in quella sporca storia. Non mi apparteneva quella vita, quel suo modo di usare le persone, come aveva fatto con me tanti anni prima. Non era una vendetta gustata a freddo. Era solo freddo distacco misto alla consapevolezza che neanche l'amore puro ed incondizionato dei suoi figli era riuscito a cambiarla.

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